L’ inconscio superiore o Super Cosciente
Il Super Cosciente indica la parte superiore dell’ovoide della personalità intera, al di sopra all’inconscio medio. E’ super perché trascende l’ordinaria coscienza.
L’esposizione obbedirà alla logica della conoscenza del mondo spirituale, allo sviluppo e all’applicazione dei principi spirituali nella vita quotidiana.
Il super cosciente è quella realtà che si pone al di sopra della nostra personalità e va oltre l’esperienza psichica dimostrabile. .
Il nostro mondo spirituale diventerà una realtà esperienziale, grazie all’afflusso discendente di elementi spirituali, come intuizioni, illuminazioni, comunicazioni ispirativi e altro, che si manifesteranno al nostro Stato d’Auto Coscienza evolutivo.
Questa esperienza abbraccia qualsiasi conoscenza spirituale, di tipo transpersonale - religiosa.
L’Anima rimane inconscia allo Io-Sé fino alla sua scoperta, ma ne condivide, in ogni caso, l’esperienza quotidiana.
Le comunicazioni individualizzate, dirette allo Stato d’Auto Coscienza, provengono dalla nostra Anima, che ha coscienza, conoscenza e consapevolezza dei propri contenuti.
Quelle di natura generale, invece, provengono dall’inconscio superiore, o dall’inconscio collettivo.
Questo è il mondo mistico e invisibile, accessibile a tutti gli esseri umani, senza alcuna distinzione di età, cultura, razza
La paura del mondo invisibile
La paura verso il mondo invisibile nasce dall’ignoto. La conoscenza del nostro mondo spirituale dissolve la paura.
Non possiamo avere paura del mondo mistico, fatto di bene e di buoni principi.
Conoscere il nostro Sé è una necessita imperdibile per ogni uomo.
Il risveglio spirituale investe ogni essere umano, ma è più doloroso per chi non ha iniziato il percorso interiore, perché impreparato ad affrontarlo.
Abbiamo assistito al fiorire di antiche culture filosofiche religiose, che narrano una realtà preziosissima, difficile da comprendere senza un penoso, ma necessario, risveglio spirituale.
Non lasciamoci impressionare dalla paura, non c’è alcun dramma, c’è invece la conoscenza di una verità che è dentro di noi.
La discesa e la ricezione di elementi spirituali
Esiste il rapporto tra il Sé, che comunica contenuti spirituali e lo Io-Sé, che tenta di recepirli.
Entrambi si muovono, per attrazione, lungo il segmento che va dal centro del campo d’Auto Coscienza fino al vertice del super cosciente, come indicato nel grafico della personalità intera.
La percezione di questi elementi spirituali deve far comprendere l’apertura di un dialogo.
Qualche volta la comunicazione dell’Anima è così travolgente, da bruciare il debole equilibrio dello Stato d’Auto Coscienza, che ha bisogno di tempo per assimilarne i contenuti.
Il Sé ha sempre aspettato questo processo naturale, per dare una incisiva traccia al proprio Io-Sé, che può essere anche involuto e porre notevoli ostacoli di comprensione e di assimilazione.
Lo Io-Sé potrebbe essere inconsapevole e cominciare a percepire, ora, la presenza del Sé.
Il Buddha, il perfetto risvegliato, vide la realtà come essa è e non come appare e provò amore e compassione per tutti gli esseri.
L’illuminazione non scende dai livelli superiori, è uno Stato d’Auto Coscienza pienamente consapevole, che si raggiunge nella dimensione della Pace, dove lo Io-Sé si unirà al proprio Sé
I canali d’ascesa
Nella discesa di elementi spirituali è il Sé che interagisce con la personalità
Nell’ascesa, è, invece, lo Io-Sé che deve ricercare il canale di comunicazione con il proprio Sé.
A questo punto si verifica una attrazione reale tra l’Io-Sé che cerca di salire e il Sé che discende con elementi di fortissimo fascino.
I canali di comunicazione verso l’alto, specificate dalla mistica induista, sono:
La via della conoscenza – Jnanamarga, dal latino jnana o gnosis, della conoscenza. Dal sanscrito Jnana significa far nascere un metabolismo spirituale, che consente di unire il conoscente al conosciuto;
La via dell‘azione umanitaria. Karmamarga, Dal sanscrito, Karman significa azione, fare, realizzare, portare a termine, attraverso un’azione sacra liturgica, nella quale Brahman-Atman e l’uomo collaborano per un progressivo avvicinamento e per rendere divina la materia;
La via della fede e della devozione – Bhaktimarga. Con totale, sottomissione, e amore unificante, con il Divino Dal sanscrito, Bhakti significa culto integrale, antropologico per eccellenza, sottomissione assoluta a Brahman, e amore unificante con il Divino, e anche donazione di se stessi a Dio. Dono gratuito che presume una vita nella grazia.
Si aggiungano anche le vie: “Scientifica, etico rigenerativo, illuminativa, estetica, mistica, eroica e rituale.
Questi fiumi d’ascesa confluiscono nella Scala del Paradiso, dove sono naturalmente, unificati nel Cammino Divino Dell’Essere Umano.
Tutti i sentieri conducono l’uomo verso l’unione con il proprio Sé e con l’Energia Divina.
Nella realtà, ascesa e discesa, spesso, si confondono e si unificano. Sostanzialmente l’una chiama l’altra.